
sabato 12 dicembre 2009
sabato 5 dicembre 2009
Coordinamento Cittadino di Torino

Secondo l’organizzazione del PDL, infatti, l’area della Provincia di Torino è suddivisa in Coordinamento della Grande Città (che ricomprende la sola area del Comune capoluogo) e Coordinamento provinciale (che ricomprende il residuo territorio provinciale).
“Accolgo con favore questa nomina che mi permetterà di occuparmi, oltre che del territorio del Chierese – e di Poirino e Santena – in cui sono attivo da anni, anche della Città di Torino. Intendo portare il mio contributo alla costruzione di un grande soggetto politico come “Il Popolo della Libertà”: il nostro compito è radicare il PDL nell’area metropolitana di Torino, una zona finora a noi avversa. Il PDL dovrà comprendere i cambiamenti in atto e presentare un valido progetto per il futuro.” Così Edoardo Tamagnone commenta la nomina a membro del Coordinamento della Grande Città di Torino.
Il Coordinamento della Grande Città di Torino è presieduto dal Coordinatore Cittadino Luca Piovano e dal Vice Coordinatore Cittadino Vicario Roberto Ravello. Tra i membri del Coordinamento della Grande Città di Torino sono presenti il parlamentare europeo Vito Bonsignore, i senatori Enzo Ghigo, Maria Rizzotti, Aldo Scarabosio, i deputati Agostino Ghiglia e Maria Grazia Siliquini, i Consiglieri Regionali del Piemonte Angelo Burzi, Giampiero Leo e Gianluca Vignale, i Consiglieri Comunali di Torino Daniele Cantore, Andrea Tronzano, Cristiano Bussola, Raffaella Furnari e Ferdinando Ventriglia.
Edoardo Tamagnone ha aderito sin dal 1998 al Movimento giovanile di Forza Italia, in cui ha ricoperto vari incarichi sia nel Coordinamento Provinciale che in quello Cittadino di Torino. Nel 2003 è entrato nella struttura dei Circoli del Buongoverno, fondati dal Sen. Marcello Dell’Utri, fino ad essere eletto, nel novembre 2007, Consigliere Nazionale. Nel dicembre 2008 è stato eletto Delegato Nazionale al Congresso fondativo del Popolo della Libertà del 27-28-29 marzo 2009.
giovedì 26 novembre 2009
martedì 24 novembre 2009
Stato delle indagini sull’aspettativa richiesta dal Sindaco

PREMESSO CHE
- Nel mese di giugno 2008 il Sindaco Benedetto Nicotra dichiarava agli uffici comunali di essere stato assunto quale dirigente presso la società Centro Lavaggio Terreni di Fossano, con decorrenza dal 16 giugno 2008;
- Il giorno 1° luglio 2008 il Sindaco richiedeva al Comune di Santena il collocamento in aspettativa non retribuita dal lavoro;
- Contestualmente il Sindaco dichiarava agli uffici comunali competenti di percepire una retribuzione mensile pari ad Euro 17.800,00;
- Tale richiesta poneva a carico del Comune di Santena l’obbligo di corrispondere all’Inps la somma di Euro 6.360,00 al mese, pari ad Euro 82.680,00 all’anno, a titolo di oneri previdenziali a favore del Sindaco Nicotra;
VISTO CHE
- Nel settembre 2008 il Consiglio Comunale di Santena veniva a conoscenza che erano stati versati dal Comune di Santena gli oneri previdenziali relativi alle mensilità di luglio e agosto 2008 pari ad Euro 12.720,00;
- La decisione del Sindaco di richiedere il collocamento in aspettativa dal lavoro - dopo aver lavorato per soli 11 giorni – accendeva vivacissime polemiche su diverse testate nazionali e locali e all’interno del Consiglio Comunale stesso;
- la società Centro Lavaggio Terreni di Fossano risulta essere stata costituita il 24 aprile 2008 e successivamente posta in liquidazione il 30 ottobre 2008;
- tale società risulta inoltre aver iniziato la propria attività il 16 giugno 2008, lo stesso giorno in cui venne assunto il Sindaco Benedetto Nicotra;
CONSIDERATO CHE
- Nel periodo tra il 16 giugno e il 1° luglio 2008, in cui il Sindaco aveva dichiarato di lavorare presso la società Centro Lavaggio Terreni di Fossano, risulta accertata la sua presenza continuativa presso il Comune di Santena;
- Il ruolo apicale del Sindaco quale vertice della struttura comunale ha permesso al medesimo di ottenere il pagamento degli oneri previdenziali senza che il Segretario Generale verificasse la concreta sussistenza del rapporto lavorativo;
- La condotta posta in essere dal Sindaco pare integrare gli estremi della fattispecie di cui all’art. 640 comma 2 c.p., ipotesi per la quale la magistratura procede d’ufficio alle indagini;
- Tali fatti risultano essere stati portati all’attenzione della Procura della Repubblica da numerosi esposti e sono attualmente al vaglio del Pubblico Ministero dott. Valerio Longi, tra questi quello presentato dai Consiglieri Comunali Roberto Ansaldi e Domenico Galizio in data 13 febbraio 2009;
il Consiglio Comunale di Santena
RICHIEDE
che il Sindaco Benedetto Nicotra riferisca:
1) Se si stato chiamato da un magistrato per essere ascoltato;
2) Se sia stata aperta una indagine nei suoi confronti;
3) Se sia stata disposta l’acquisizione degli atti relativi alla richiesta di collocamento in aspettativa;
4) Se il Sindaco abbia ricevuto una informazione di garanzia.
- Nel mese di giugno 2008 il Sindaco Benedetto Nicotra dichiarava agli uffici comunali di essere stato assunto quale dirigente presso la società Centro Lavaggio Terreni di Fossano, con decorrenza dal 16 giugno 2008;
- Il giorno 1° luglio 2008 il Sindaco richiedeva al Comune di Santena il collocamento in aspettativa non retribuita dal lavoro;
- Contestualmente il Sindaco dichiarava agli uffici comunali competenti di percepire una retribuzione mensile pari ad Euro 17.800,00;
- Tale richiesta poneva a carico del Comune di Santena l’obbligo di corrispondere all’Inps la somma di Euro 6.360,00 al mese, pari ad Euro 82.680,00 all’anno, a titolo di oneri previdenziali a favore del Sindaco Nicotra;
VISTO CHE
- Nel settembre 2008 il Consiglio Comunale di Santena veniva a conoscenza che erano stati versati dal Comune di Santena gli oneri previdenziali relativi alle mensilità di luglio e agosto 2008 pari ad Euro 12.720,00;
- La decisione del Sindaco di richiedere il collocamento in aspettativa dal lavoro - dopo aver lavorato per soli 11 giorni – accendeva vivacissime polemiche su diverse testate nazionali e locali e all’interno del Consiglio Comunale stesso;
- la società Centro Lavaggio Terreni di Fossano risulta essere stata costituita il 24 aprile 2008 e successivamente posta in liquidazione il 30 ottobre 2008;
- tale società risulta inoltre aver iniziato la propria attività il 16 giugno 2008, lo stesso giorno in cui venne assunto il Sindaco Benedetto Nicotra;
CONSIDERATO CHE
- Nel periodo tra il 16 giugno e il 1° luglio 2008, in cui il Sindaco aveva dichiarato di lavorare presso la società Centro Lavaggio Terreni di Fossano, risulta accertata la sua presenza continuativa presso il Comune di Santena;
- Il ruolo apicale del Sindaco quale vertice della struttura comunale ha permesso al medesimo di ottenere il pagamento degli oneri previdenziali senza che il Segretario Generale verificasse la concreta sussistenza del rapporto lavorativo;
- La condotta posta in essere dal Sindaco pare integrare gli estremi della fattispecie di cui all’art. 640 comma 2 c.p., ipotesi per la quale la magistratura procede d’ufficio alle indagini;
- Tali fatti risultano essere stati portati all’attenzione della Procura della Repubblica da numerosi esposti e sono attualmente al vaglio del Pubblico Ministero dott. Valerio Longi, tra questi quello presentato dai Consiglieri Comunali Roberto Ansaldi e Domenico Galizio in data 13 febbraio 2009;
il Consiglio Comunale di Santena
RICHIEDE
che il Sindaco Benedetto Nicotra riferisca:
1) Se si stato chiamato da un magistrato per essere ascoltato;
2) Se sia stata aperta una indagine nei suoi confronti;
3) Se sia stata disposta l’acquisizione degli atti relativi alla richiesta di collocamento in aspettativa;
4) Se il Sindaco abbia ricevuto una informazione di garanzia.
Interpellanza Masseria

PREMESSO CHE
- Nel mese di marzo 2009 la società Abisan 2010 srl ha acquistato un’area di circa 200.000 mq nella zona denominata “Masseria”;
- Amministratore unico, nonché socio, dell’Abisan 2010 srl risulta essere il Sig. Domenicantonio Ferraro;
CONSIDERATO CHE
- Il certificato di destinazione urbanistica dei terreni della Masseria, acquistati dalla società Abisan 2010 srl, prevede l’utilizzo a servizi ospedalieri;
- Per poter edificare un complesso residenziale in tale sito, allo stato, è necessario che l’Amministrazione adotti una variante al PRGC;
VISTO CHE
- Nel mese di giugno 2009 il Sindaco dichiarava di non conoscere chi fossero i compratori di tali terreni;
- Nel mese di luglio 2009 il Sig. Domenicantonio Ferraro dichiarava: “Mi occupo di Abisan 2010 per conto di alcuni clienti. L’intento della società lo dice il nome stesso: vogliamo realizzare un complesso residenziale”;
- Nella medesima intervista al quotidiano La Stampa (edizione del 7 luglio 2009, pag. 69) il Sig. Ferraro dichiarava altresì: “Se un gruppo di imprenditori ha deciso di investire il proprio denaro in un’operazione del genere – entro il 2011 i vecchi proprietari riceveranno 4 milioni 500 mila Euro – è perché ci sono le garanzie che l’operazione sia possibile”;
PRESO ATTO CHE
- La garanzia che un terreno possa variare la propria destinazione urbanistica è un impegno che solo l’Amministrazione Comunale può assumere;
- Il Sig. Domenicantonio Ferraro risulta essere amministratore, oltre che della Abisan 2010 srl, anche della Immobiliare Service Nomax srl, con sede a Triggiano (BA) di cui è socia la Sig.ra Daniela Racca, moglie del Sindaco Benedetto Nicotra;
- Lo stesso Domenicantonio Ferraro ha confermato pubblicamente di conoscere il Sindaco Benedetto Nicotra;
- Il Sindaco invece ha più volte negato, sia sugli organi di informazione che in Consiglio Comunale, di conoscere gli amministratori e i soci della società che ha acquistato i terreni della Masseria;
SI INTERPELLA IL SINDACO
al fine di conoscere:
1) Per quale motivo ha mentito pubblicamente al Consiglio Comunale dichiarando di non conoscere i soci della Abisan 2010 srl;
2) Per quale motivo ha dato garanzia all’Abisan 2010 srl che fosse possibile variare la destinazione urbanistica dei terreni della Masseria;
3) Per quale motivo ha nascosto i fatti relativi agli incontri intervenuti con i rappresentanti dell’Abisan 2010 srl.
- Nel mese di marzo 2009 la società Abisan 2010 srl ha acquistato un’area di circa 200.000 mq nella zona denominata “Masseria”;
- Amministratore unico, nonché socio, dell’Abisan 2010 srl risulta essere il Sig. Domenicantonio Ferraro;
CONSIDERATO CHE
- Il certificato di destinazione urbanistica dei terreni della Masseria, acquistati dalla società Abisan 2010 srl, prevede l’utilizzo a servizi ospedalieri;
- Per poter edificare un complesso residenziale in tale sito, allo stato, è necessario che l’Amministrazione adotti una variante al PRGC;
VISTO CHE
- Nel mese di giugno 2009 il Sindaco dichiarava di non conoscere chi fossero i compratori di tali terreni;
- Nel mese di luglio 2009 il Sig. Domenicantonio Ferraro dichiarava: “Mi occupo di Abisan 2010 per conto di alcuni clienti. L’intento della società lo dice il nome stesso: vogliamo realizzare un complesso residenziale”;
- Nella medesima intervista al quotidiano La Stampa (edizione del 7 luglio 2009, pag. 69) il Sig. Ferraro dichiarava altresì: “Se un gruppo di imprenditori ha deciso di investire il proprio denaro in un’operazione del genere – entro il 2011 i vecchi proprietari riceveranno 4 milioni 500 mila Euro – è perché ci sono le garanzie che l’operazione sia possibile”;
PRESO ATTO CHE
- La garanzia che un terreno possa variare la propria destinazione urbanistica è un impegno che solo l’Amministrazione Comunale può assumere;
- Il Sig. Domenicantonio Ferraro risulta essere amministratore, oltre che della Abisan 2010 srl, anche della Immobiliare Service Nomax srl, con sede a Triggiano (BA) di cui è socia la Sig.ra Daniela Racca, moglie del Sindaco Benedetto Nicotra;
- Lo stesso Domenicantonio Ferraro ha confermato pubblicamente di conoscere il Sindaco Benedetto Nicotra;
- Il Sindaco invece ha più volte negato, sia sugli organi di informazione che in Consiglio Comunale, di conoscere gli amministratori e i soci della società che ha acquistato i terreni della Masseria;
SI INTERPELLA IL SINDACO
al fine di conoscere:
1) Per quale motivo ha mentito pubblicamente al Consiglio Comunale dichiarando di non conoscere i soci della Abisan 2010 srl;
2) Per quale motivo ha dato garanzia all’Abisan 2010 srl che fosse possibile variare la destinazione urbanistica dei terreni della Masseria;
3) Per quale motivo ha nascosto i fatti relativi agli incontri intervenuti con i rappresentanti dell’Abisan 2010 srl.
lunedì 23 novembre 2009
Interpellanza Parco Cavour
PRESO ATTO CHE
- Dal 21 novembre 2008 all’11 aprile 2009 il Parco Cavour è stato chiuso al pubblico;
- Dopo 19 giorni di apertura, dal 1° maggio 2009 ad oggi il Parco è stato nuovamente chiuso;
CONSIDERATO CHE
- In data 2 aprile 2009 il Sindaco Benedetto Nicotra ha scritto alla Fondazione Camillo Cavour e alla Città di Torino, divisione Ambiente e verde, settore alberate urbane: “Stante la chiusura del parco Cavour fin dal 21 novembre 2008, causata da manifeste incapacità gestionali, richiamata la relativa corrispondenza intercorsa, sentita in particolare la Città di Torino, con la presente SI RICHIEDE l’immediata riapertura del Parco. Si informa che in caso di inerzia, sarà questo Comune a provvedere alla sua riapertura, consentendo così di restituire il bene alla Collettività”;
- In data 21 maggio 2009 è stata affissa davanti al Comune e all’entrata del Parco Cavour una lettera aperta ai cittadini in cui il Sindaco indicava quale unico responsabile della chiusura del Parco l’Arch. Ippolito Calvi di Bergolo, allora Presidente della Fondazione Cavour;
VISTO CHE
- Sia durante il Consiglio Comunale di Santena del 23 maggio che del 9 ottobre è stato richiesto al Sindaco di intraprendere ogni iniziativa atta a garantire la duratura apertura al pubblico del Parco Cavour;
- In data 19 giugno 2009 il gruppo consiliare della Lega Nord al Comune di Torino ha presentato un’interpellanza per sollecitare la riapertura del Parco, che è stata poi discussa nelle seduta del Consiglio Comunale di Torino del successivo 13 luglio;
- Il medesimo giorno si è svolta una manifestazione di protesta di cittadini santenesi di fronte al Comune di Torino;
- Durante l’ultimo Consiglio Comunale di Santena del 9 ottobre u.s. è stata approvato un ordine del giorno che impegna il Sindaco e la Giunta ad individuare uno speciale rappresentante incaricato di negoziare con il Comune di Torino le modalità di gestione del Parco;
- Il giorno 11 ottobre si è costituito il Comitato per la riapertura del Parco Cavour che ha manifestato davanti ai cancelli chiusi del Parco stesso;
- Il giorno 30 ottobre la Quinta Commissione del Consiglio Comunale di Torino ha analizzato in maniera esaustiva le problematiche sottese alla chiusura del Parco Cavour;
- Ad oggi sono state raccolte dal Comitato per la riapertura del Parco oltre 1500 firme di cittadini che chiedono di intervenire al più presto;
PRESO ATTO CHE
- Le iniziative sin qui intraprese sono opera unicamente di gruppi politici, comitati spontanei di cittadini o di forze di opposizione;
- E’ del tutto assente l’intervento dell’Amministrazione santenese in merito;
SI INTERPELLA IL SINDACO
al fine di conoscere:
1) Che iniziative intende intraprendere per garantire il più presto possibile la riapertura del Parco Cavour;
2) Se il Comune di Santena intenda partecipare alla gestione del Parco Cavour e quale somma intenda mettere a disposizione annualmente per la manutenzione;
3) Se intende far applicare la Convenzione tra il Comune di Torino e la Fondazione Cavour nella parte in cui prevede che di fronte all’inerzia del soggetto gestore l’onere della gestione torni in quota parte al Comune di Santena;
4) Se non reputi opportuno occuparsi personalmente – o tramite suo delegato – della questione anziché lasciare l’iniziativa, come è stato fatto, alla buona volontà dei cittadini o dei gruppi politici.
- Dal 21 novembre 2008 all’11 aprile 2009 il Parco Cavour è stato chiuso al pubblico;
- Dopo 19 giorni di apertura, dal 1° maggio 2009 ad oggi il Parco è stato nuovamente chiuso;
CONSIDERATO CHE
- In data 2 aprile 2009 il Sindaco Benedetto Nicotra ha scritto alla Fondazione Camillo Cavour e alla Città di Torino, divisione Ambiente e verde, settore alberate urbane: “Stante la chiusura del parco Cavour fin dal 21 novembre 2008, causata da manifeste incapacità gestionali, richiamata la relativa corrispondenza intercorsa, sentita in particolare la Città di Torino, con la presente SI RICHIEDE l’immediata riapertura del Parco. Si informa che in caso di inerzia, sarà questo Comune a provvedere alla sua riapertura, consentendo così di restituire il bene alla Collettività”;
- In data 21 maggio 2009 è stata affissa davanti al Comune e all’entrata del Parco Cavour una lettera aperta ai cittadini in cui il Sindaco indicava quale unico responsabile della chiusura del Parco l’Arch. Ippolito Calvi di Bergolo, allora Presidente della Fondazione Cavour;
VISTO CHE
- Sia durante il Consiglio Comunale di Santena del 23 maggio che del 9 ottobre è stato richiesto al Sindaco di intraprendere ogni iniziativa atta a garantire la duratura apertura al pubblico del Parco Cavour;
- In data 19 giugno 2009 il gruppo consiliare della Lega Nord al Comune di Torino ha presentato un’interpellanza per sollecitare la riapertura del Parco, che è stata poi discussa nelle seduta del Consiglio Comunale di Torino del successivo 13 luglio;
- Il medesimo giorno si è svolta una manifestazione di protesta di cittadini santenesi di fronte al Comune di Torino;
- Durante l’ultimo Consiglio Comunale di Santena del 9 ottobre u.s. è stata approvato un ordine del giorno che impegna il Sindaco e la Giunta ad individuare uno speciale rappresentante incaricato di negoziare con il Comune di Torino le modalità di gestione del Parco;
- Il giorno 11 ottobre si è costituito il Comitato per la riapertura del Parco Cavour che ha manifestato davanti ai cancelli chiusi del Parco stesso;
- Il giorno 30 ottobre la Quinta Commissione del Consiglio Comunale di Torino ha analizzato in maniera esaustiva le problematiche sottese alla chiusura del Parco Cavour;
- Ad oggi sono state raccolte dal Comitato per la riapertura del Parco oltre 1500 firme di cittadini che chiedono di intervenire al più presto;
PRESO ATTO CHE
- Le iniziative sin qui intraprese sono opera unicamente di gruppi politici, comitati spontanei di cittadini o di forze di opposizione;
- E’ del tutto assente l’intervento dell’Amministrazione santenese in merito;
SI INTERPELLA IL SINDACO
al fine di conoscere:
1) Che iniziative intende intraprendere per garantire il più presto possibile la riapertura del Parco Cavour;
2) Se il Comune di Santena intenda partecipare alla gestione del Parco Cavour e quale somma intenda mettere a disposizione annualmente per la manutenzione;
3) Se intende far applicare la Convenzione tra il Comune di Torino e la Fondazione Cavour nella parte in cui prevede che di fronte all’inerzia del soggetto gestore l’onere della gestione torni in quota parte al Comune di Santena;
4) Se non reputi opportuno occuparsi personalmente – o tramite suo delegato – della questione anziché lasciare l’iniziativa, come è stato fatto, alla buona volontà dei cittadini o dei gruppi politici.
martedì 17 novembre 2009
PARCO CAVOUR: NON PERDIAMO ALTRO TEMPO

Una meritoria azione del Comitato cittadino per la riapertura del Parco Cavour, dunque, porta costantemente all’attenzione delle istituzioni interessate il problema, dal Comune di Torino, alla Fondazione Cavour, al Comune di Santena. E’ noto quanto mi sia personalmente caro il destino del Parco e del Complesso Cavouriano. Addirittura il mio impegno per un progetto di valorizzazione del Parco stesso – lo studio sull’architetto dei giardini storici piemontesi Xavier Kurten – fu preso a pretesto per allontanarmi dalla Giunta. Nel mese di maggio 2009, poi, discutendo in Consiglio Comunale circa l’evento del 2011, invitai il Sindaco a garantire il presto possibile la riapertura del Parco, indicando anche le prerogative del nostre Comune riconosciute dalla Convenzione che regola i rapporti tra le varie istituzioni coinvolte. Successivamente nel mese di luglio, suggerii attraverso un ordine del giorno - che fu discusso solo in ottobre grazie ai tempi biblici della burocrazia santenese - di individuare una persona, all’interno dell’Amministrazione santenese, incaricata di negoziare con il Comune di Torino diritti e doveri per la gestione del Parco.
La questione è infatti particolarmente intricata. Da un lato una Convenzione stipulata nel 2006 regola i rapporti tra il Comune di Torino e il Comune di Santena (ne sono oggetto i terreni su cui siamo impegnati a realizzare il parco golenale e il palazzo Visconti Venosta); un’altra Convenzione, sempre del 2006, regola invece i rapporti tra Comune di Torino (proprietario del Parco e della Villa Cavour) e la Fondazione Cavour (cui è delegata la gestione). Questa Convenzione ha permesso l’unificazione delle due parti del Parco, in passato divise tra la gestione del Comune di Santena e quella della Fondazione. Tuttavia manca un accordo per la definizione dei rapporti tra Fondazione Cavour e Comune di Santena.
Ora la Fondazione Cavour che si è accollato l’onere della gestione del complesso storico non ha risorse proprie significative ad eccezione dei trasferimenti da parte del Comune di Torino, che oggi è in seria difficoltà nel mantenere il patrimonio santenese. Un nuovo Statuto approvato nel 2008 e tuttora al vaglio della Prefettura di Torino consente quindi a nuovi soci – quali la Regione Piemonte e il Comune di Santena – di entrare nella Fondazione Cavour, apportando risorse economiche fondamentali per la gestione.
Anche perché le spese di manutenzione del Parco Cavour sono ingenti, visto che il polmone verde santenese è un parco storico. Per questo motivo si era pensato di realizzare un parco golenale, adibito a parco pubblico, ed integrare il Parco Cavour nel percorso di visita del Complesso Cavouriano, allestendo spettacoli musicali e di danza ed altre attrazioni in grado di richiamare visitatori. Anche perché il Parco Cavour è di per sé un bene storico da visitare e tutelare, sia per gli alberi secolari che custodisce sia perché è stato disegnato dall’architetto dei giardini Xavier Kurten, progettista di corte dei Savoia, autore fra l’altro dei parchi di Racconigi, Agliè, Govone, Pollenzo ed altre dimore storiche.
Allo stato però il Parco Cavour rimane chiuso. Che fare? La mia proposta, peraltro approvata dal Consiglio Comunale nell’ultima seduta di ottobre, impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad individuare un rappresentante della nostra Città che definisca celermente con la Città di Torino i nostri diritti e doveri in merito alla gestione del Parco, eventualmente conferendo delle risorse annuali per la manutenzione del Parco o impegnando parte del nostro personale per essa. E’ chiaro che da soli non ce possiamo fare. Se il Comune di Torino ci cedesse il Parco domani mattina non avremmo le risorse necessarie per gestirlo: si parla infatti di 200.000 € l’anno per sfalci erba, manutenzione arredi e piante. Per questo è necessario fare da pungolo al Comune di Torino e alla Regione Piemonte per arrivare in tempi brevi ad una soluzione, ciascuno facendo la propria parte. Se aspettiamo i tempi della burocrazia neanche nel 2011 avremo il Parco aperto.
Non ci aiuta avere un Sindaco che per ignoranza o per irresponsabilità pensa che per risolvere la questione basti urlare contro questa o quella istituzione. Come se additare dei nemici o proferire delle minacce possa contribuire a far riaprire il Parco. E allora io rinnovo l’invito che avevo già rivolto a maggio: se il Sindaco vuole fare riaprire il Parco, lo può fare. In base all’art. 22 della Convenzione tra il Comune di Torino e la Fondazione Cavour, in mancanza di un progetto di gestione del parco – mai presentato dalla Fondazione per carenza di fondi – si applica la disciplina previgente che prevedeva la gestione in parte in capo al Comune di Santena. Quindi se si vuole fare un atto di forza abbiamo tutti i diritti per farlo. Ovviamente prendendoci anche la responsabilità di tutto quelle che avviene all’interno del Parco.
E ora di finirla infatti con questo inutile rimpallo di responsabilità. Dare la colpa agli altri non serve a nulla. Se il Sindaco se la sente faccia aprire il Parco domani mattina, è una sua prerogativa far applicare la Convenzione. Altrimenti si sieda attorno ad un tavolo con il Comune di Torino e con la Fondazione Cavour e trovi una soluzione duratura senza aspettare oltre.
giovedì 12 novembre 2009
sabato 7 novembre 2009
Ventennale caduta del Muro di Berlino

Fintanto che è esistito a Santena l’Assessorato alla Cultura, ho promosso diverse iniziative tese a celebrare alcuni importanti avvenimenti della nostra storia: la mostra fotografica sull’11 Settembre, il “Giorno del Ricordo” in onore delle vittime delle foibe (il 10 febbraio), l’Anno Polare Internazionale, la rievocazione storica della battaglia del Gamenario, le Letture Dantesche, il concorso di pittura estemporanea e il concerto “Il Canto degli Italiani” in occasione della Festa della Repubblica - il 2 giugno - all’interno della Rassegna Cavouriana “Sulle vie del Conte” e per la prima volta la Festa dell’Europa, il 9 maggio. Anche come Consigliere Comunale vorrei quindi dare un modestissimo contributo per commemorare una delle date più importanti del XX secolo, il 9 novembre 1989, giorno della caduta del Muro di Berlino, visto che anche una Legge dello Stato Italiano, la n. 61 del 2005, riconosce il 9 novembre quale “Giorno della Libertà”.
Il 9 Novembre 1989, infatti, cadeva il Muro di Berlino segno tangibile della guerra fredda e delle tensioni tra i due blocchi, concreta rappresentazione di quella “Cortina di ferro” che materialmente divideva in due una città, ma che in realtà separava l’Europa da se stessa.
Il Muro di Berlino venne eretto in una sola notte il 13 agosto del 1961 per ordine dell’Unione Sovietica: una barriera di filo spinato alta quattro metri, che seguiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case e cimiteri.
Presto il reticolato lasciò il posto a chilometri di blocchi di calcestruzzo costellati da torri di avvistamento, radar e centinaia di postazioni di mitragliatrici con le bocche puntate verso l’Ovest della città. I soldati della Germania Orientale che presidiavano il confine sparavano su chiunque avesse tentato di oltrepassare la barriera di filo spinato al punto che oltrepassare il confine era un’impresa impossibile. Centinaia di persone infatti morirono dal 1961 al 1989 per aver tentato di passare aldilà del Muro in cerca della libertà.
Soltanto negli anni Ottanta le manifestazioni popolari, sorte in maniera spontanea nei Paesi dell’Est, portarono migliaia di giovani a sfidare i regimi totalitari e ad abbattere il Muro di Berlino e la “Cortina di ferro” che gravava sull’Europa.
Per ricordare tali eventi, cruciali per la storia contemporanea, la Legge 15 aprile 2005 n. 61 riconosce il “9 Novembre «Giorno della Libertà», quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”, e in occasione del «Giorno della Libertà», l’art. 2 della Legge 15 aprile 2005 n. 61 prevede che vengano annualmente organizzate “cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”.
Celebrare oggi il ventennale della caduta del Muro di Berlino, simbolo di intolleranza ed oppressione, significa esprimere l’auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli. E la volontà di abbattere i muri si comincia a dimostrare, a mio avviso, dalle realtà locali, anche dal Consiglio Comunale di Santena, abbandonando l’auto-isolamento in cui si è rinchiusa la c.d. “maggioranza”, le ritorsioni nei confronti di coloro che denunciano il clima di oppressione che stiamo vivendo, la perenne fuga da ogni confronto, la chiusura totale al dialogo, la paura di ammettere di stare compiendo le scelte sbagliate. Se una cosa ci ha insegnato la storia è che non si può impedire per sempre alle persone di scegliere da sole il proprio futuro: anche se chi è al timone – la nomenklatura di ieri - si arrocca per difendere la propria rendita di posizione, la volontà di cambiamento vince sempre, soprattutto quando i risultati del regime sono fallimentari. Anche a Santena buttiamo giù questo muro!
Il 9 Novembre 1989, infatti, cadeva il Muro di Berlino segno tangibile della guerra fredda e delle tensioni tra i due blocchi, concreta rappresentazione di quella “Cortina di ferro” che materialmente divideva in due una città, ma che in realtà separava l’Europa da se stessa.
Il Muro di Berlino venne eretto in una sola notte il 13 agosto del 1961 per ordine dell’Unione Sovietica: una barriera di filo spinato alta quattro metri, che seguiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case e cimiteri.
Presto il reticolato lasciò il posto a chilometri di blocchi di calcestruzzo costellati da torri di avvistamento, radar e centinaia di postazioni di mitragliatrici con le bocche puntate verso l’Ovest della città. I soldati della Germania Orientale che presidiavano il confine sparavano su chiunque avesse tentato di oltrepassare la barriera di filo spinato al punto che oltrepassare il confine era un’impresa impossibile. Centinaia di persone infatti morirono dal 1961 al 1989 per aver tentato di passare aldilà del Muro in cerca della libertà.
Soltanto negli anni Ottanta le manifestazioni popolari, sorte in maniera spontanea nei Paesi dell’Est, portarono migliaia di giovani a sfidare i regimi totalitari e ad abbattere il Muro di Berlino e la “Cortina di ferro” che gravava sull’Europa.
Per ricordare tali eventi, cruciali per la storia contemporanea, la Legge 15 aprile 2005 n. 61 riconosce il “9 Novembre «Giorno della Libertà», quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”, e in occasione del «Giorno della Libertà», l’art. 2 della Legge 15 aprile 2005 n. 61 prevede che vengano annualmente organizzate “cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”.
Celebrare oggi il ventennale della caduta del Muro di Berlino, simbolo di intolleranza ed oppressione, significa esprimere l’auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli. E la volontà di abbattere i muri si comincia a dimostrare, a mio avviso, dalle realtà locali, anche dal Consiglio Comunale di Santena, abbandonando l’auto-isolamento in cui si è rinchiusa la c.d. “maggioranza”, le ritorsioni nei confronti di coloro che denunciano il clima di oppressione che stiamo vivendo, la perenne fuga da ogni confronto, la chiusura totale al dialogo, la paura di ammettere di stare compiendo le scelte sbagliate. Se una cosa ci ha insegnato la storia è che non si può impedire per sempre alle persone di scegliere da sole il proprio futuro: anche se chi è al timone – la nomenklatura di ieri - si arrocca per difendere la propria rendita di posizione, la volontà di cambiamento vince sempre, soprattutto quando i risultati del regime sono fallimentari. Anche a Santena buttiamo giù questo muro!
giovedì 29 ottobre 2009
martedì 27 ottobre 2009
venerdì 23 ottobre 2009
giovedì 22 ottobre 2009
sabato 17 ottobre 2009
martedì 13 ottobre 2009
giovedì 8 ottobre 2009
lunedì 5 ottobre 2009
giovedì 24 settembre 2009
Le priorità del programma
Alla luce del confronto con tutti i gruppi consiliari avvenuto nella Conferenza dei Capigruppo del 22 settembre u.s., il gruppo Progetto Santena ha individuato alcune priorità all'interno del programma amministrativo che intende perseguire con particolare attenzione. Progetto Santena propone che le priorità del programma siano adeguatamente finanziate e realizzate nel più breve tempo possibile: il conseguimento di tali obiettivi deve pertanto essere il faro dell'Amministrazione santenese.
Il 2011 è un appuntamento fondamentale per il futuro di questa Città. Occorre predisporre un'adeguata serie di interventi in preparazione dell'evento, sia sotto il profilo culturale e turistico, sia sul piano della realizzazione di nuove infrastrutture che di riqualificazione dell'esistente. L'evento del 2011 deve diventare un'occasione di sviluppo per Santena: è necessario pertanto predisporre gli strumenti per una pianificazione corretta e ordinata e realizzare le infrastrutture necessarie per il futuro della Città.
In particolare l'azione dell'Amministrazione deve vertere su:
1) 150° dell’Unità d’Italia (adozione programma di iniziative di carattere culturale e turistico)
2) Riqualificazione del centro storico
3) Realizzazione area mercatale (destinata anche a sede manifestazioni e punto vendita prodotti del territorio)
4) Adozione piano di manutenzione (asfaltatura strade e sistemazione verde pubblico e fasce fluviali)
5) Ampliamento cimitero
6) Realizzazione pista ciclabile
7) Nuovo Piano Regolatore Generale
2) Riqualificazione del centro storico
3) Realizzazione area mercatale (destinata anche a sede manifestazioni e punto vendita prodotti del territorio)
4) Adozione piano di manutenzione (asfaltatura strade e sistemazione verde pubblico e fasce fluviali)
5) Ampliamento cimitero
6) Realizzazione pista ciclabile
7) Nuovo Piano Regolatore Generale
E' opportuno evidenziare che gli interventi già finanziati come la realizzazione del parco golenale e del centro di informazione turistica devono continuare ad essere perseguiti, così come devono essere mantenuti e, ove possibile, implementati gli interventi sul settore sociale.
Si precisa che tali interventi sono ritenuti dal gruppo Progetto Santena quelli più urgenti tra i punti del programma amministrativo. E' pertanto necessario che l'Amministrazione assicuri una priorità di realizzazione a questi interventi prima della restante parte delle linee programmatiche.
mercoledì 16 settembre 2009
sabato 12 settembre 2009
Inaugurata la mostra fotografica 11 Settembre

E' stata aperta ufficialmente giovedì 10 settembre la mostra fotografica "11 Settembre - Per non dimenticare" alla presenza di John Hillmeyer, Console per Stampa e Cultura del Consolato Generale degli Stati Uniti d'America di Milano che ha patrocinato l'iniziativa.
La mostra fotografica allestita presso la sala incontri dell'URP del Consiglio Regionale del Piemonte rimarrà aperta fino al 9 ottobre.
martedì 8 settembre 2009
Progetto Santena
In considerazione degli ultimi eventi verificatisi, al fine di riorganizzare l’attività amministrativa per realizzare il programma elettorale al quale i cittadini santenesi hanno tributato la fiducia, si costituisce il gruppo consiliare “Progetto Santena”.
Questo gruppo intende costruire un progetto per il futuro di questa Città: ha una connotazione civica e si riconosce negli ideali del centro-destra rappresentati dal Popolo della Libertà.
Il gruppo si propone di perseguire la salvaguardia del territorio, un progetto di rilancio per il 2011, lo sviluppo economico della Città e una maggiore attenzione alle problematiche sociali.
Questo gruppo intende dialogare con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale al fine di conseguire il buon governo del territorio santenese e di correggere la rotta dell’Amministrazione, non condividendo alcune scelte che sono state effettuate.
Per la realizzazione di questi impegni il gruppo “Progetto Santena” richiederà un’adeguata rappresentanza all’interno della Giunta Comunale e una definizione delle priorità dell’azione amministrativa.
Aderiscono al gruppo “Progetto Santena” i Consiglieri Comunali: Giovanni Bergoglio, Santino Cascella, Walter Mastrogiovanni, Edoardo Tamagnone, Giovanni Tosco.
I membri del gruppo “Progetto Santena” eleggono quale capo-gruppo il Consigliere Edoardo Tamagnone.
Questo gruppo intende costruire un progetto per il futuro di questa Città: ha una connotazione civica e si riconosce negli ideali del centro-destra rappresentati dal Popolo della Libertà.
Il gruppo si propone di perseguire la salvaguardia del territorio, un progetto di rilancio per il 2011, lo sviluppo economico della Città e una maggiore attenzione alle problematiche sociali.
Questo gruppo intende dialogare con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale al fine di conseguire il buon governo del territorio santenese e di correggere la rotta dell’Amministrazione, non condividendo alcune scelte che sono state effettuate.
Per la realizzazione di questi impegni il gruppo “Progetto Santena” richiederà un’adeguata rappresentanza all’interno della Giunta Comunale e una definizione delle priorità dell’azione amministrativa.
Aderiscono al gruppo “Progetto Santena” i Consiglieri Comunali: Giovanni Bergoglio, Santino Cascella, Walter Mastrogiovanni, Edoardo Tamagnone, Giovanni Tosco.
I membri del gruppo “Progetto Santena” eleggono quale capo-gruppo il Consigliere Edoardo Tamagnone.
mercoledì 26 agosto 2009
Mostra fotografica 11 Settembre

Giovedì 10 settembre alle ore 17.30, inoltre, si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica con la presenza del Presidente del Consiglio Regionale Davide Gariglio.
La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00.
Alla mostra fotografica è dedicato il sito www.undicisettembre.com
sabato 22 agosto 2009
Il dibattito estivo su Italia 150
In una calda estate monopolizzata dalle proposte leghiste in merito ai salari parametrati al reale costo della vita, all'insegnamento dei dialetti a scuola e alle polemiche sull'inno nazionale, si innesta un ampio dibattito sul valore del 150° dell'Unità d'Italia.
La Lega Nord chiede che non tengano manifestazioni elefantiache per il 2011. Il Senatore del PdL Enzo Ghigo propone invece una lotteria ad hoc per finanziare il 150° dell'Unità d'Italia.
Il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo parla di una unificazione irrealizzata con un Paese europeo ed un altro africano. Negli stessi giorni le statistiche dimostrano che il costo dei servizi sia molto differente tra Nord e Sud del Paese. Il sociologo Luca Ricolfi invita la classe politica a prendere atto che esistono due Italie e che la divisione del Paese risale alla rivoluzione incompiuta del Risorgimento. Ricolfi sostiene in particolare che il rispetto dei vincoli europei prima e la crisi economica poi impediscano concretamente al Nord di trasferire risorse al Sud.
Pochi giorni prima il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti aveva proposto un "Piano Marshall" per il Sud, definendo la secolare "questione meridionale" una questione nazionale. La proposta del Governo giungeva all'esito di un duro confronto con numerosi parlamentari meridionali del PdL che avevano ventilato la nascita di un "Partito del Sud".
In merito al progetto di Italia 150, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia una revisione dei progetti a causa della crisi, mentre il Ministro della Difesa Ignazio La Russa dichiara che le Forze Armate sono a disposizione per l'organizzazione dei grandi eventi previsti nel 2011.
Intanto il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini interviene in merito al patriottismo e lo ripropone come collante dell'unità nazionale, inteso però come fedeltà ai valori della Costituzione. Interviene anche in merito al tema della cittadinanza ed auspica che i nuovi Italiani non vengano assimilati alla nostra cultura ma partecipino attivamente alla vita collettiva, facendo propri i valori della Repubblica.
E' il 19 agosto quando interviene nuovamente il Capo dello Stato. Napolitano chiede chiarimenti sul programma di iniziative cui pensa il Governo per il 150° dell'Unità d'Italia. Il giorno successivo il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi prende atto del ritardo nella preparazione dell'evento del 2011 e accusa i ministri leghisti di bloccare ogni decisione del Governo in merito. Ciampi distingue tra le opere pubbliche da realizzarsi in relazione all'anniversario - che il Governo si è impegnato a finanziare - e le iniziative di carattere celebrativo, che il Comitato dei Garanti che presiede non ha ancora potuto discutere perchè non sono ancora state presentate.
Al culmine di questo ampio ed articolato dibattito, la Padania del 21 agosto denuncia in prima pagina l'incuria in cui versa la tomba di Cavour a Santena, segno - secondo il quotidiano leghista - dell'ipocrisia con cui le istituzioni pubbliche si rivolgono al Risorgimento.
A questo punto il Presidente della Repubblica diffonde il contenuto della lettera inviata al Governo: Napolitano chiede di procedere con un programma di interventi meno ambizioso vista la grave congiuntura economica, puntando prevalentemente su iniziative di carattere culturale, dirette a rappresentare la nostra identità nazionale.
In questo clima surreale, tra la rivalutazione delle lingue regionali e la presa d'atto della divisione tra Nord e Sud, spinte autonomiste e tagli al bilancio, ci si avvia verso l'appuntamento del 150° dell'Unità d'Italia. Non una rievocazione del passato ma uno sguardo al futuro, all'Italia che verrà. Non una celebrazione retorica ma una seria riflessione sul processo di unificazione e sull'assetto dello Stato. E il 2011 potrebbe diventare l'occasione per celebrare l'unità nazionale e il nuovo assetto federale.
venerdì 21 agosto 2009
Dibattito sul 2011
Il dibattito estivo sulle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia non può trascurare il ruolo destinato al Complesso Cavouriano di Santena all'interno dell'evento del 2011.Il luogo è particolarmente significativo perchè qui riposa il Conte Camillo Benso di Cavour.
La valorizzazione del Complesso Cavouriano è al centro di una pluralità di interventi: sede di importanti manifestazioni come Teatro a Corte e Organalia, prestigiosa vetrina delle opportunità turistiche e culturali del Chierese, luogo simbolo del Risorgimento celebrato con il riallestimento del museo cavouriano.
Eppure Santena è assente nel vasto programma di manifestazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Non è soltanto la tomba del Padre della Patria a versare in uno stato d'abbandono, ma è la stessa figura di Camillo Cavour ad essere dimenticata.
Il dibattito estivo ha evidenziato un dato: l'Unità d'Italia non si è compiuta e il Paese, dal costo della vita, alla qualità dei servizi, ai dialetti, si presenta frammentato all'appuntamento del 2011. Per questo motivo celebrare l'Unità d'Italia suscita molte perplessità. Ma il 150° dell'Unità d'Italia non si deve limitare alla rievocazione del passato, bensì deve lanciare una sfida per il futuro: affermare i valori fondanti della Patria ed arrivare ad una vera unificazione del Paese.
Il Castello Cavour di Santena, proprio per il suo valore simbolico, si può candidare ad ospitare nel 2011 un'articolata riflessione sullo stato dell'unificazione italiana e sui mezzi necessari per raggiungerla. Le istituzioni pubbliche devono garantire, insieme alla Fondazione Cavour e al Comitato Italia 150, un dibattito su temi quali la cittadinanza, la tutela delle lingue regionali, i simboli della Patria, i valori della Costituzione, la "questione meridionale" e la "questione settentrionale", il decentramento amministrativo e il federalismo fiscale.
Camillo Cavour, uno statista dal respiro europeo, può essere la nostra guida per affrontare il viaggio dell'unificazione italiana all'interno dell'integrazione europea.
La valorizzazione del Complesso Cavouriano è al centro di una pluralità di interventi: sede di importanti manifestazioni come Teatro a Corte e Organalia, prestigiosa vetrina delle opportunità turistiche e culturali del Chierese, luogo simbolo del Risorgimento celebrato con il riallestimento del museo cavouriano.
Eppure Santena è assente nel vasto programma di manifestazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Non è soltanto la tomba del Padre della Patria a versare in uno stato d'abbandono, ma è la stessa figura di Camillo Cavour ad essere dimenticata.
Il dibattito estivo ha evidenziato un dato: l'Unità d'Italia non si è compiuta e il Paese, dal costo della vita, alla qualità dei servizi, ai dialetti, si presenta frammentato all'appuntamento del 2011. Per questo motivo celebrare l'Unità d'Italia suscita molte perplessità. Ma il 150° dell'Unità d'Italia non si deve limitare alla rievocazione del passato, bensì deve lanciare una sfida per il futuro: affermare i valori fondanti della Patria ed arrivare ad una vera unificazione del Paese.
Il Castello Cavour di Santena, proprio per il suo valore simbolico, si può candidare ad ospitare nel 2011 un'articolata riflessione sullo stato dell'unificazione italiana e sui mezzi necessari per raggiungerla. Le istituzioni pubbliche devono garantire, insieme alla Fondazione Cavour e al Comitato Italia 150, un dibattito su temi quali la cittadinanza, la tutela delle lingue regionali, i simboli della Patria, i valori della Costituzione, la "questione meridionale" e la "questione settentrionale", il decentramento amministrativo e il federalismo fiscale.
Camillo Cavour, uno statista dal respiro europeo, può essere la nostra guida per affrontare il viaggio dell'unificazione italiana all'interno dell'integrazione europea.
martedì 4 agosto 2009
lunedì 27 luglio 2009
domenica 26 luglio 2009
sabato 18 luglio 2009
ODG 2011
Ordine del giorno: 150° dell’Unità d’Italia
PREMESSO CHE
- Nello Statuto della Città di Santena, all’art. 3, comma 1, lettera d), si prescrive “…d’intesa con la Fondazione Cavour e con la Città di Torino, trasformare il “Complesso Cavouriano” in ambasciatore nel mondo della Città di Santena”;
- Nelle linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale di Santena per il quinquennio 2007-2012 ci si impegna a “rivalorizzare il Complesso Cavouriano con fondi Regionali e Statali per l’apertura del Museo” e “valorizzare l’immagine del territorio in previsione del 2011” oltre a “promuovere con fondi regionali e statali il Museo e il complesso Cavouriano quale risorsa per l’economia locale, sviluppando la capacità di attrazione turistica”;
- Con la delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 26 settembre 2008 avente ad oggetto “Adesione della città di Santena quale socio fondatore ed approvazione del nuovo statuto” si è avanzata la richiesta di adesione alla Fondazione Cavour impegnandosi a realizzare, oltre agli interventi relativi al Parco golenale, anche attività culturali di promozione del complesso Cavouriano;
- La successiva proposta di deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 del 23 febbraio 2009 avente ad oggetto “Linee programmatiche. Attività culturali di valorizzazione del Complesso Cavouriano. Approvazione schema di convenzione tra l’Università degli studi di Torino – Dipartimento di agronomia, selvicoltura e gestione del territorio – e il Comune di Santena per l’effettuazione della ricerca dal titolo “Il Parco Cavour di Santena e i giardini paesaggistici realizzati da Xavier Kurten in Piemonte”, contenente un programma organico di interventi in previsione del 2011, concordati con la Città di Torino, è stata ritirata e non è ancora stata discussa;
VISTO CHE
- Durante la discussione inerente la mozione sul 2011 nel corso della seduta del 25 maggio 2009 si era convenuto di attendere il rinnovo della Presidenza della Fondazione Cavour per affrontare il tema del recupero del complesso cavouriano, della gestione del parco storico e degli interventi per il 150° dell’Unità d’Italia;
- Lo scorso 10 luglio 2009 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cavour eleggeva quale nuovo Presidente il dott. Mario Garavelli;
RITENUTO CHE
- L’urgenza degli interventi in previsione del 2011 e la complessità della situazione rendano indifferibile l’intervento dell’Amministrazione in merito;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTENA
Si impegna ad adottare senza ritardo ogni atto diretto a:
1) Richiedere al nuovo Presidente della Fondazione Cavour di avviare l’iter di adesione della Città di Santena alla Fondazione;
2) Nominare i membri del “Comitato Santena 2011” istituito con delibera di Consiglio Comunale n. 67 del 29 dicembre 2006 ai sensi dello Statuto adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 10 aprile 2007 affinché possa predisporre un adeguato calendario di manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia di concerto con l’Associazione Amici della Fondazione Cavour;
3) Nominare uno speciale rappresentante della Città di Santena che segua approfonditamente i rapporti con la Città di Torino per quanto concerne il Complesso Cavouriano, che concordi un programma di gestione del Parco Cavour e che concerti un programma di interventi di valorizzazione per il 2011.
Santena, 17 luglio 2009 Edoardo Tamagnone
PREMESSO CHE
- Nello Statuto della Città di Santena, all’art. 3, comma 1, lettera d), si prescrive “…d’intesa con la Fondazione Cavour e con la Città di Torino, trasformare il “Complesso Cavouriano” in ambasciatore nel mondo della Città di Santena”;
- Nelle linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale di Santena per il quinquennio 2007-2012 ci si impegna a “rivalorizzare il Complesso Cavouriano con fondi Regionali e Statali per l’apertura del Museo” e “valorizzare l’immagine del territorio in previsione del 2011” oltre a “promuovere con fondi regionali e statali il Museo e il complesso Cavouriano quale risorsa per l’economia locale, sviluppando la capacità di attrazione turistica”;
- Con la delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 26 settembre 2008 avente ad oggetto “Adesione della città di Santena quale socio fondatore ed approvazione del nuovo statuto” si è avanzata la richiesta di adesione alla Fondazione Cavour impegnandosi a realizzare, oltre agli interventi relativi al Parco golenale, anche attività culturali di promozione del complesso Cavouriano;
- La successiva proposta di deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 del 23 febbraio 2009 avente ad oggetto “Linee programmatiche. Attività culturali di valorizzazione del Complesso Cavouriano. Approvazione schema di convenzione tra l’Università degli studi di Torino – Dipartimento di agronomia, selvicoltura e gestione del territorio – e il Comune di Santena per l’effettuazione della ricerca dal titolo “Il Parco Cavour di Santena e i giardini paesaggistici realizzati da Xavier Kurten in Piemonte”, contenente un programma organico di interventi in previsione del 2011, concordati con la Città di Torino, è stata ritirata e non è ancora stata discussa;
VISTO CHE
- Durante la discussione inerente la mozione sul 2011 nel corso della seduta del 25 maggio 2009 si era convenuto di attendere il rinnovo della Presidenza della Fondazione Cavour per affrontare il tema del recupero del complesso cavouriano, della gestione del parco storico e degli interventi per il 150° dell’Unità d’Italia;
- Lo scorso 10 luglio 2009 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cavour eleggeva quale nuovo Presidente il dott. Mario Garavelli;
RITENUTO CHE
- L’urgenza degli interventi in previsione del 2011 e la complessità della situazione rendano indifferibile l’intervento dell’Amministrazione in merito;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTENA
Si impegna ad adottare senza ritardo ogni atto diretto a:
1) Richiedere al nuovo Presidente della Fondazione Cavour di avviare l’iter di adesione della Città di Santena alla Fondazione;
2) Nominare i membri del “Comitato Santena 2011” istituito con delibera di Consiglio Comunale n. 67 del 29 dicembre 2006 ai sensi dello Statuto adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 10 aprile 2007 affinché possa predisporre un adeguato calendario di manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia di concerto con l’Associazione Amici della Fondazione Cavour;
3) Nominare uno speciale rappresentante della Città di Santena che segua approfonditamente i rapporti con la Città di Torino per quanto concerne il Complesso Cavouriano, che concordi un programma di gestione del Parco Cavour e che concerti un programma di interventi di valorizzazione per il 2011.
Santena, 17 luglio 2009 Edoardo Tamagnone
lunedì 22 giugno 2009
giovedì 11 giugno 2009
Elezioni Europee e Amministrative
Il 6-7 giugno si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e il primo turno delle elezioni per la Provincia di Torino.
Vito Bonsignore è stato rieletto parlamentare europeo con 53.031 preferenze.
Fabrizio Bertot è risultato il primo dei non eletti con 19.156 preferenze.
Roberta Della Vecchia ha riportato un ottimo risultato personale raccogliendo, come esordiente, 3637 preferenze.
Domenica 21 e lunedì 22 giugno si terrà invece il ballottaggio per la Provincia di Torino. Bisogna tornare a votare per confermare il cambiamento che abbiamo scelto al primo turno con la forte affermazione del Popolo della Libertà.
Sosteniamo con forza CLAUDIA PORCHIETTO!
Vito Bonsignore è stato rieletto parlamentare europeo con 53.031 preferenze.
Fabrizio Bertot è risultato il primo dei non eletti con 19.156 preferenze.
Roberta Della Vecchia ha riportato un ottimo risultato personale raccogliendo, come esordiente, 3637 preferenze.
Domenica 21 e lunedì 22 giugno si terrà invece il ballottaggio per la Provincia di Torino. Bisogna tornare a votare per confermare il cambiamento che abbiamo scelto al primo turno con la forte affermazione del Popolo della Libertà.
Sosteniamo con forza CLAUDIA PORCHIETTO!
giovedì 4 giugno 2009
venerdì 29 maggio 2009
Elezioni Europee 6-7 giugno 2009
Per il Parlamento Europeo scelgo il Popolo della Libertà.
Nella nostra circoscrizione (Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta) si possono esprimere tre preferenze.
Ho scelto:

FABRIZIO BERTOT
Sindaco di Rivarolo Canavese

VITO BONSIGNORE
Vice-Presidente gruppo PPE-DE
ROBERTA DELLA VECCHIA
La candidata più giovane

sabato 23 maggio 2009
Con Claudia Porchietto

Il 6 e 7 giugno scelgo il cambiamento.
Per la Presidenza della Provincia di Torino sostengo CLAUDIA PORCHIETTO.
Per conoscere la candidata visita http://www.claudiaporchietto.it/
Pdl, la protesta di Dell'Utri: ''I Circoli ignorati non faranno campagna elettorale''
Roma, 17 mag. - (Adnkronos) - "Siamo delusi. E a differenza degli altri anni i ragazzi non si impegneranno nella campagna elettorale come hanno sempre fatto. La loro in sostanza è una lettera di protesta contro l'insensibilità del partito che insiste nel non riconoscere il loro ruolo e nell'usarli come 'manovalanza' per attaccare manifesti o allestire gazebo".
Dell’Utri saluta Silvio: non siamo tappabuchi - L’alleato storico del Cavaliere ordina ai suoi Circoli di non fare campagna elettorale: “Ci usano come manovalanza”.
Articolo pubblicato in data 16 maggio 2009 su “Libero” - pag.12
E’ qualcosa di più di un ammutinamento. Marcello Dell’Utri, da quasi cinquant’anni amico e collaboratore del Cavaliere, tira i remi in barca e invita i suoi a fare altrettanto. Per questo Pdl non vale faticare. In un incontro riservato con i “suoi” ragazzi del Buongoverno, l’organizzazione che racchiude i Circoli fondati nel 1999 per corroborare con levità e cultura il partito di plastica, si è sfogato ed ha dato ordine di far partire una comunicazione nettissima. Che ha cominciato a girare via mail tra i vari aderenti.Il tono è secco, accorato e quasi telegrafico. Il messaggio riservato - di cui Libero è entrato in possesso - è dichiaratamente precluso ad altri membri del Pdl e costituisce una chiamata alle armi al contrario. Parte dalla segreteria di Milano: “A seguito delle considerazioni svolte con il Sen. Dell’Utri” e visto sia “l’atteggiamento del partito nei nostri confronti” con “la sistematica esclusione di ogni nostro rappresentante dalle liste per le provinciali, dagli organi di partito e da quelli del giovanile” sia la chiara “intenzione di sfruttarci solo come manovalanza per i gazebi e riempire sale troppe volte vuote”, arriva la decisione shock: “abbiamo deciso di non partecipare attivamente alla prossima campagna elettorale”.La missiva prosegue coinvolgendo a pieno titolo il Senatore Dell’Utri nella sofferta decisione: “Concorda con noi sul fatto che il nostro impegno, profuso in tutti questi anni, avrebbe meritato un’attenzione maggiore da parte di chi ha le responsabilità di organizzare la campagna elettorale, pertanto vi invitiamo a non sobbarcarvi un impegno con chi non è in grado di rispettare il vostro lavoro e di ripagarlo per quello che vale”. In chiusa, i ringraziamenti ai giovani del Buongoverno e il laconico auspicio di poter tornare presto “in prima linea per sostenere i nostri comuni ideali”.Difficile non cogliere nello sfogo di Dell’Utri un ennesimo atto di insofferenza che fa culminare un periodo di lontananza non tanto dal cuore del Cavaliere quanto dal nucleo di controllo del nuovo Pdl. Già le liste bloccate non avevano arriso ai ragazzi di Dell’Utri. L’ultima battaglia si era combattuta proprio nella definizione dello Statuto del nuovo partito varato alla fiera di Roma a fine marzo, per quanto riguarda gli articoli che dovevano regolamentare il ruolo dei Circoli del Presidente della Bibioteca del Senato e di Michela Vittoria Brambilla. Facile pensare che proprio la recente nomina della rossa del Pdl a Ministro del Turismo, fortemente perseguita dal premier, abbia rappresentato per Dell’Utri - strenuamente difeso dal Cavaliere anche nei momenti della condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa - un punto di non ritorno. Di solito le orecchie del Cavaliere non restano sorde alle tirate della giacchetta dei vecchi amici: Mike Bongiorno insegna. Marcello Dell’Utri attende.
Anche in Piemonte il Circolo del Buongoverno condivide l'indicazione della segreteria di Milano. In troppi caso non si possono condividere i criteri e le modalità con cui sono stati individuati i candidati alle elezioni provinciali; ancor più grave è la totale assenza del Circolo del Buongoverno all'interno del neonato Popolo della Libertà. Al Congresso Nazionale del 27-28-29 marzo è stato più volte sottolineato come il PdL avrebbe investito sui giovani e sul legame con il territorio: ad oggi tale promessa non è stata rispettata. Spiace, in particolare a i membri dei Circoli del Buongoverno che dal 2003 ad oggi hanno puntato sui giovani e sull'associazionismo a Torino e in Piemonte, riconoscere che il Popolo della Libertà non offra allo stato alcuna prospettiva per chi voglia impegnarsi seriamente nell'amministrazione della cosa pubblica.Per questo motivo non si può che condividere anche a Torino e in Piemonte l'invito a non partecipare alla campagna elettorale del PdL in cui a livello locale stentiamo a riconoscere il partito che abbiamo contribuito in questi anni a far nascere.Occorre però distinguere dal PdL alcune persone che vale la pena sostenere e che si sono spese a favore del rinnovamento generazionale auspicato dal Circolo del Buongoverno:
Claudia Porchietto candidata alla Presidenza della Provincia di Torino che merita il nostro sostegno più convinto;
Carlo Giacometto, candidato nel collegio Borgo Nuovo - Valentino;
Franco Maria Botta, candidato nel collegio Campidoglio - Monginevro;
Nadia Loiaconi, candidata nel collegio Oltrepo;
Giuseppe Cerchio, candidato nel collegio Chieri;
Elvi Rossi, candidato nel collegio Pinerolo.
Edoardo Tamagnone
Consigliere Nazionale Il Circolo del Buongoverno
sabato 9 maggio 2009
venerdì 24 aprile 2009
lunedì 20 aprile 2009
lunedì 30 marzo 2009
Nasce il Popolo della Libertà
"Il cambiamento è la sfida del Popolo della Libertà: la più grande forza politica italiana vuole innovare profondamente il Paese, dalle infrastrutture all'energia, dal federalismo alla scuola e all'università. In particolare molti giovani mostrano entusiasmo per questo progetto di rinnovamento perché oggi possono contribuire alla costruzione del proprio futuro".
Così Edoardo Tamagnone, Delegato Nazionale al Congresso Fondativo del Popolo della Libertà, commenta la manifestazione tenutasi a Roma dal 27 al 29 marzo 2009. Domenica mattina i delegati hanno eletto Silvio Berlusconi Presidente del Popolo della Libertà: il Sen. Enzo Ghigo ha inoltre assunto l'incarico di Coordinatore Regionale del Piemonte.
“Questo movimento si rivolge a tutti gli italiani perché propone la modernizzazione del Paese e lancia una sfida culturale: affermare l’etica della responsabilità e del rispetto degli impegni assunti, affinché lo Stato possa garantire ordine, sicurezza ed efficienza”
Il Popolo della Libertà ha origine dall’alleanza che dura dal 1994 tra Forza Italia ed Alleanza Nazionale: annunciato da Silvio Berlusconi nel novembre 2007, alle elezioni politiche del 2008 si è attestato come il primo partito politico italiano. I sondaggi più recenti attestano il Popolo della Libertà al 44% dei consensi.
Così Edoardo Tamagnone, Delegato Nazionale al Congresso Fondativo del Popolo della Libertà, commenta la manifestazione tenutasi a Roma dal 27 al 29 marzo 2009. Domenica mattina i delegati hanno eletto Silvio Berlusconi Presidente del Popolo della Libertà: il Sen. Enzo Ghigo ha inoltre assunto l'incarico di Coordinatore Regionale del Piemonte.
“Questo movimento si rivolge a tutti gli italiani perché propone la modernizzazione del Paese e lancia una sfida culturale: affermare l’etica della responsabilità e del rispetto degli impegni assunti, affinché lo Stato possa garantire ordine, sicurezza ed efficienza”
Il Popolo della Libertà ha origine dall’alleanza che dura dal 1994 tra Forza Italia ed Alleanza Nazionale: annunciato da Silvio Berlusconi nel novembre 2007, alle elezioni politiche del 2008 si è attestato come il primo partito politico italiano. I sondaggi più recenti attestano il Popolo della Libertà al 44% dei consensi.
giovedì 26 marzo 2009
Congresso Popolo della Libertà

Edoardo Tamagnone parteciperà al Congresso fondativo del Popolo della Libertà come Delegato Nazionale in rappresentanza del Piemonte. Il I Congresso Nazionale del PdL si terrà dal 27 al 29 marzo a Roma. I partiti e i movimenti che entreranno come soci fondatori del PdL sono: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Democrazia Cristiana per le autonomie, Nuovo Psi, Popolari Liberali, Azione Sociale, Riformatori Liberali, Partito Pensionati, Partito Repubblicano Italiano, Circolo della Libertà e il Circolo del Buongoverno.
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