domenica 9 novembre 2008

Commemorazione del Cav. Giovanni Tamagnone 1908-2008

Sabato 8 novembre 2008 si è tenuta a Poirino, presso il giardino del Palazzo Comunale la Commemorazione del Cav. Giovanni Tamagnone, Sindaco di Poirino, nel Centenario della morte con la partecipazione del Sindaco, Ing. Sergio Tamagnone, delle autorità e della Filarmonica Poirinese. Inoltre presso la Sala Rossa di Casa Dassano è stata inaugurata l'esposizione: “Poirino, un secolo fa” con immagini della Poirino del primo Novecento.
Il Cav. Giovanni Tamagnone, dopo una lunga carriera militare, era approdato al Consiglio Comunale di Poirino nel 1905 e successivamente venne eletto Sindaco. La lapide che lo ricorda sulla tomba di famiglia riassume in modo mirabile e sintetico la sua vita: "Al Cav. Giovanni Tamagnone, che il vivo ingegno e l'animo gagliardo temprò giovinetto alle forti opere dei campi, onde poi con ferreo volere seppe elevarsi da semplice soldato al grado di maggiore contabile, e gli anni del meritato riposo consacrò con amore infinito a vantaggio del natio paese, di cui fu Sindaco altamente benemerito, morto sul posto del dovere il 6 novembre 1908, congiunti e amici in segno di affetto e di ammirazione, posero."

Dopo la sua morte, avvenuta presso il Municipio di Poirino, un Comitato raccolse fondi per erigere un busto marmoreo a suo ricordo che venne collocato nel giardino del Palazzo Comunale nel 1911. L'epigrafe commemorativa, dettata dal Sen. Alfazio, recita: "Al Sindaco Cav. Giovanni Tamagnone. In questa casa comunale percosso da fulminea morte egli cadeva la sera del 6 novembre 1908 reclinando il capo stanco sulle assidue carte che a questo paese preparavano nuove energie di benessere e civiltà per pubblica sottoscrizione eretto anno 1911.

La Battaglia del Gamenario

L'Assessorato alla Cultura della Città di Santena ha organizzato, insieme con la compagnia teatrale Cochlea di Chieri, uno spettacolo teatrale per approfondire un importante battaglia svoltasi sul territorio del Chierese, la battaglia del Gamenario.
Tale battaglia, poco conosciuta. è risultata in realtà cruciale per la storia del nostro territorio ed ha aperto la strada al dominio del Piemonte da parte della dinastia dei Savoia. Inviato nella primavera 1345 in Piemonte Reforza d'Angoult, viceré angioino per l'Italia Settentrionale, la corte di Napoli sperava di placare la guerra che insanguinava il territorio piemontese tra ghibellini e guelfi. In effetti, Reforza riesce a conquistare Alba e giunge a porre l'assedio al castello di Gamenario, vicino a Santena. In questo edificio si erano rinchiusi i ribelli chieresi, cercando salvezza.
Giovanni II del Monferrato, che era stato posto al capo di una lega anti angioina, sopraggiunse il 22 aprile alle spalle dei francesi, dando così inizio alla battaglia.
Lo scontro fu breve ed incerto. Alla fine la vittoria arrise ai ghibellini, che recuperarono la fortezza e assestarono un duro colpo al potere di Roberto e Giovanna d'Angiò in Piemonte. Il vuoto di potere permise dunque ai Savoia di rivolgersi verso la pianura piemontese: l'anno successivo Chieri ed i territori ad essa soggetti, decisoro di sottomettersi alla signoria di Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde.

Grande successo per la mostra fotografica sull'11 Settembre.

Ha riscosso grande successo la mostra fotografica sull'11 Settembre organizzata dall'Assessorato alla Cultura della Città di Santena in collaborazione con la Missione Diplomatica statunitense in Italia e la Fondazione Italia-Usa. Alla Commemorazione ufficiale dell'11 Settembre hanno inoltre partecipato oltre al Sindaco della Città di Santena, On. Benedetto Nicotra e all'Assessore alla Cultura, Edoardo Tamagnone, anche il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Torino, Giuseppe Cerchio ed il direttore editoriale della Casa Editrice Alet di Padova, Federico Zaghis. Durante la serata è stato presentato al pubblico - in anteprima nazionale - il libro "9/11 - Il dopo: la guerra al terrore" di Sid Jacobson e Ernie Colòn edito dalla Casa Editrice Alet di Padova. La finalità di tale iniziativa è pertanto quella di offrire al pubblico uno strumento di approfondimento circa uno degli eventi più importanti della storia contemporanea, il drammatico inizio del XXI secolo, in un momento in cui si tende a dimenticare quanto accaduto. Infatti il proliferare delle tesi “cospirazioniste” ha sortito come effetto l’oblio circa le reali cause dei tragici eventi dell’11 Settembre.
Il terrorismo globale rappresenta una delle sfide più impegnative per la nostra società contemporanea. Negli ultimi anni è stato instillato da più parti il dubbio circa la reale portata di quegli eventi, sul ruolo dell’Amministrazione americana e della rete terroristica globale, Al Qaeda. I testi presentati durante la mostra “9/11. Il rapporto illustrato della commissione americana sugli attentati terroristici dell’11 Settembre” e “9/11 - Il dopo: la guerra al terrore” affrontano anche questa problematica, mettendo in luce come l’11 Settembre non sia avvenuto in realtà come un fulmine a ciel sereno, ma che sia stata preannunciato dall’occupazione dell’ambasciata americana a Teheran nel 1979, dalla strage di marines a Beirut nel 1983, dal primo attentato alle Torri Gemelle nel 1993, dalle autobombe alle Ambasciate americane di Nairobi e Dar es Salaam nel 1998 e dall’attacco al cacciatorpediniere USS Cole nel 2000. Tutti attentati diretti a colpire non soltanto gli Stati Uniti ma l’intero mondo occidentale, organizzati dal terrorismo fondamentalista, che l’11 Settembre ha compiuto un salto di qualità, purtroppo seguito dagli attentati di Madrid dell’11 Marzo 2004, di Londra del 7 Luglio 2005 e di Sharm el Sheik. Vengono inoltre analizzate le risposte messe in atto dall’Amministrazione americana al terrorismo globale, dall’invasione dell’Afghanistan alla guerra in Iraq, invitando il pubblico a riflettere su quanto l’Italia e l’Unione Europea potrebbero fare per contribuire a risolvere una delle importanti questioni del nostro tempo. In particolare il libro “9/11 – Il dopo: la guerra al terrore” - presentato in anteprima durante questa mostra fotografica - affronta con equilibrio gli eventi degli ultimi anni, da Abu Ghraib alle stragi compiute dai fondamentalisti, dal dibattito circa le armi di distruzione di massa dell’Iraq alla reazione del popolo iracheno per la caduta del regime di Saddam Hussein, attingendo sempre da fonti ufficiali facilmente verificabili.
Questa mostra sui tragici eventi dell’11 Settembre 2001 vuole pertanto invitare a non dimenticare quanto accadde in quel giorno e ricordare di non abbassare la guardia nella difesa della nostra libertà e della nostra sicurezza. L’11 Settembre 2001 non furono attaccati soltanto gli Stati Uniti d’America ma l’intera civiltà occidentale. Il mondo è cambiato dopo l’11 Settembre: la missione che oggi abbiamo di fronte è garantire un futuro più sicuro a chi verrà dopo di noi e scacciare la paura con cui siamo costretti a vivere da allora. Contro la minaccia del terrore il nostro dovere è difendere la libertà e non dimenticare quanto avvenne il giorno in cui la storia del mondo cambiò per sempre.