domenica 22 aprile 2007

Il Circolo: rivoluzione in corso

La sfida del Circolo è quella di vincere il luogo comune della superiorità culturale della sinistra e diffondere in modo capillare una nuova cultura dei moderati, manifesto della nostra visione del futuro. Una cultura che, rifuggendo ogni relativismo, affermi chiaramente quello che ritiene giusto e quello che reputa sbagliato e che sia la guida per i nostri rappresentanti nelle istituzioni. Una cultura che ha le sue radici nei valori condivisi da tutto lo schieramento di centro-destra: la patria, la famiglia, l’iniziativa privata, la libera espressione, il rispetto della parola data, il senso del dovere, la difesa dell’Occidente.
Ma sono soprattutto due i valori che ci contraddistinguono: il primo dà la misura del nostro impegno nell’area moderata, la libertà. Quando in un Paese vi è un pregiudizio in ordine alla possibilità di una parte politica di fare cultura, quando la cultura dominante si propone unicamente di perpetuare la propria posizione di privilegio, quando la ragione viene data soltanto a chi urla più forte degli altri, allora è chiaro che non si è veramente liberi: è necessario partecipare attivamente alla vita pubblica per affermare e difendere la nostra libertà.

Il secondo valore che ci guida è l’uguaglianza, un concetto di cui troppo spesso la sinistra si è indebitamente appropriata. La sinistra infatti vuole che tutti gli uomini siano resi uguali; noi riteniamo invece che ogni individuo sia diverso dagli altri ma che tutti debbano avere le stesse possibilità. Tutti devono essere posti sulla stessa linea di partenza, poi però deve essere premiato chi è più bravo e più capace. Questa è la vera liberalizzazione che deve essere effettuata, la selezione per merito. Affermare queste idee in Italia può sembrare rivoluzionario, ma noi vogliamo cambiare le regole del gioco e portare a termine una vera rivoluzione liberale.

Per questo motivo, pur occupandoci prevalentemente di cultura, non possiamo esimerci dall’impegno in politica, per tradurre in azione concreta i nostri ideali. Per troppo tempo si è aspettato che altri lo facessero per noi: la partecipazione straordinaria verso il progetto del Circolo riscontrata in questi mesi dimostra che il momento del nostro impegno è arrivato. Non si può far finta che questa partecipazione non ci sia: si deve prendere atto che qualcosa è cambiato. La passione è la nostra forza, cambiare il futuro il nostro obiettivo. Se non ora, quando?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande! Ottima presentazione!